Questa volta non potranno dare del TACO (Trump Always Chicken-Out, ovvero: Trump fa sempre marcia indietro) al biondo Presidente USA. Le bombe non tornano indietro, e una volta sganciate, vanno dritte per la loro strada. Questa volta, anziché minacciare provvedimenti feroci per poi ritrattare una volta ottenuto il risultato che si era prefisso, ha fatto l’esatto contrario: prima ha lanciato le bombe, poi ha mandato a dire ai malcapitati destinatari (certo, non agnellini né molto affidabili): ora state fermi e buoni, altrimenti mi arrabbio davvero.

Cosa c’entra l’Iran con la dottrina America first, mantra dell’ideologia MAGA, forse lo sa solo Trump, non certo i suoi elettori che avevano creduto nell’abbandono delle esorbitanti spese militari USA all’estero per concentrarsi sugli affari interni. E l’ha capito poco anche la NATO, che sta faticando a imporre il 5% di contributo spese per il riarmo ai paesi membri. In realtà, per il nostro eroe, prima di tutto vengono gli affari: cryptovalute e telecomunicazioni, in barba a tutti i conflitti di interesse.

E i mercati? In questo bailamme geopolitico, è già tanto che non vengano giù a disgrazia, compreso il prezzo del petrolio che – almeno per ora – contiene gli aumenti in attesa di vedere cosa succederà a Hormuz. La prudenza è d’obbligo, il Nostromo consiglia piccolo cabotaggio e tutt’al più qualche incursione mirata, da chiudere nell’arco di pochi giorni.

IL NOSTROMO