Il nostro sistema non concepisce tassazioni punitive su alcuni profitti: chi stabilisce cosa sia extra? Se il profitto è illecito, il problema non è di mobilitare l’Agenzia delle Entrate, ma la Guardia di Finanza. Se il profitto è legale, va tassato in base all’entità.
Preoccupanti analogie con la situazione del 1992, quando il Governo Amato prelevò nottetempo dai conti bancari il 6 per mille, nel mezzo di una crisi valutaria e finanziaria della vecchia lira.
I ragionieri dello Stato di Italia e Germania dovrebbero cogliere al volo l’occasione dell’imminente riapertura delle scuole per tornare fra i banchi e ripassare l’ABC della scienza contabile, la partita doppia e la contabilità di Stato. E magari prepararsi anche a pagare qualche multa bella salata per gli errori fatti, come in genere fanno i cittadini comuni quando sbagliano. Con la differenza che i loro errori, in questo caso, hanno effetti dirompenti sulle finanze dei rispettivi Stati. Da noi infatti, per quanto riguarda solo i bonus facciate e i superbonus, la spesa si è rivelata